Già impressionato a 10 anni da un'esecuzione di musica Quattrocentesca, poi a 15 anni dalle intavolature incontrate nello studio di chitarra completato al Conservatorio di Riva del Garda nel 1989, infine a 20 anni dagli strumenti incontrati in un coro dedicato alla 'musica antica', si è laureato in Musicologia nel 1996 alla Facoltà di Musicologia (Cremona) dell’Università di Pavia e diplomato in liuto nel 2001 al Conservatorio ‘S. Cecilia’ di Roma con A.Damiani.
Diventato quasi senza volerlo liutista freelance, nella sua carriera collabora con svariati gruppi 'storicamente informati' italiani (Baroque Bozen Orchestra, L'Arte dell'arco, Orchestra Barocca di Venezia, Accademia Bizantina, Ensemble Zefiro) e vari gruppi stranieri (Capella Savaria - Ungheria, Collegium 1704 - Praga, Piccolo Concerto - Vienna), sopravvivendo anche a numerose orchestre moderne desiderose di affrontare il repertorio antico (Wiener Symphoniker, Hamburgische Stadtsoper, Camerata Bern, I Solisti Veneti, Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra del Teatro Regio di Torino).
Schivo del commerciale, del dilagante cross-over (ma non senza aver sperimentato con successo eventi come il Festival di Berchidda con Paolo Fresu e Uri Caine, o l'International Lute Meeting di Atene a fianco dei
maggiori oudisti di cultura araba), sopportate innumerevoli riprese video e un centinaio di registrazioni audio (maggiormente affezionato ai doppi-concerti per mandora, scacciapensieri e archi di J.G.Albrechtsberger, esempio del repertorio di suo maggiore interesse musicale e musicologico, per il quale è riconosciuto a livello mondiale e ospite fisso presso la Deutsche Lautengesellschaft), innamoratissimo degli infiniti e mutevoli orizzonti montani dove è nato (dalla cui assidua frequentazione, e dal cui studio storico di fatiche e rinunce in essi infusi, trae continui parallelismi e vitale ispirazione musicale), ha deciso da qualche tempo di dedicarsi
esclusivamente all'esecuzione dal vivo, insostituibile mezzo di trasmissione umana della musica.
Insegna Liuto presso il Conservatorio di Trento.
Il corso si rivolge alla famiglia dei liuti in senso generico, e per questo non viene imposto un programma specifico. Ognuno porterà o brani solistici o parti di basso continuo da suonare o realizzare sul proprio o sui propri strumenti di elezione. Il docente aiuterà gli allievi ad analizzare, musicalmente e dal punto di vista delle diteggiature, i brani cari agli allievi, e cercherà di consigliare le migliori strategie per realizzare i bassi continui, anche quelli eventualmente concordati con i docenti degli altri corsi.