Marco Ozbič si è diplomato in Pianoforte (1990) presso il Conservatorio G. Tartini in Italia e ha approfondito i suoi studi presso l'Università di Musica (mdw) di Vienna. La sua ampia formazione musicale ha incluso la Direzione d'Orchestra, l'Accompagnamento al Pianoforte, la Composizione e la Teoria Musicale, culminando in una laurea in Direzione Corale (1996) sotto la guida di Günther Theuring. L'inizio della sua carriera è stato contrassegnato dalla sua esperienza come Kapellmeister con il Coro dei “Wiener Sängerknaben”, dirigendo oltre 600 concerti in vari continenti. Ha anche lavorato come accompagnatore al pianoforte all'Opéra du Rhin e al Festival di Musica Barocca di Innsbruck, e come vocal coach con Les Arts Florissants.
Nel 1998 ha visto la nascita dell'"Ensemble Salieri - Vienna," sotto la sua direzione. Nel 1999, Ozbič ha fatto un importante ingresso nel mondo dell'opera presso l'Opera di Stato di Vienna come vice Maestro del Coro e Direttore dell' Opernsingschule, mantenendo questi ruoli fino al 2005. Il suo viaggio operistico è fiorito al Teatro di San Carlo, Napoli (2005-2009), dove ha diretto la prima italiana di 'Musen Siziliens' di Henze. Nel 2009 ha vinto il Concorso per direttori 'Victor de Sabata' al Teatro Verdi di Trieste.
L'esperienza di Ozbič è ulteriormente emersa come Direttore di Coro e Direttore ospite all'Opera Nazionale Finlandese di Helsinki fino al 2022.
Le sue collaborazioni hanno incluso istituzioni illustri come i Salzburger Festspiele, l'Opera di Monte Carlo, Lione, Copenhagen, il NCPA - Pechino.
Ha diretto prestigiose orchestre come l'Orchestra del Teatro di San Carlo a Napoli, il Teatro Verdi di Trieste, l'Orchestra del Teatro Nazionale Sloveno, l'Orchestra Filarmonica Slovena e l'Orchestra dell'Opera Nazionale Finlandese.
Riconosciuto come esperto nel campo della musica antica, con un focus particolare su Monteverdi, Ozbič ha diretto concerti con strumenti originali unendo la sua profonda competenza alla sensibilità interpretativa. La sua carriera accademica è arricchita da ruoli di insegnamento presso l'Università di Musica e Arti dello Spettacolo di Graz, l'Accademia Sibelius di Helsinki, i Conservatori di Potenza e Salerno e attraverso la conduzione di masterclass in tutta Europa.
Come vocal coach, ha lavorato con numerosi cantanti di fama e si è esibito come pianista o clavicembalista. La sua discografia include 'Romanze italiane' con il baritono Paul Armin Edelmann.
Membro fondatore di 'Il corpo cantante - The Singing Body' a Londra, l'influenza di Ozbič si estende attraverso masterclass in Inghilterra, Italia, Francia, Austria e Finlandia.
Il suo lavoro creativo comprende composizioni e arrangiamenti, spiccando per una collaborazione di rilievo con la Wiener Kammersymphonie, dove le sue doti di arrangiatore hanno arricchito notevolmente il loro repertorio.
Il corso di Musica d'insieme nel periodo dal 31 luglio al 4 agosto sarà totalmente finalizzato allo studio della corretta prassi esecutiva sia per gli strumenti che per le voci dell'oratorio "Jonas" di Giacomo Carissimi; mentre nel periodo dal 02 agosto al 06 agosto sarà dedicato allo studio del Rinaldo di G.F. Händel.
Ruoli:
Jonas (tenore)
Deus (basso)
Historicus 1 (soprano)
Historicus 2 (alto)
Marinaio (tenore)
Strumenti:
Violino barocco
Flauti a becco
Basso continuo:
Arpa Rinascimentale e barocca
Tiorba
Clavicembalo
Lirone
Viola da gamba
Dulciana
Rinaldo, HWV 7
Opera seria in tre atti
Musica: Georg Friedrich Händel (1685 - 1759)
Testo: Giacomo Rossi, su una sceneggiatura di Aaron Hill dalla Gerusalemme liberata di Torquato Tasso
Sinfonia
• Recitativo: Goffredo (tenore e/o mezzosoprano o controtenore) e Rinaldo (alto/mezzosoprano)
Introduce il contesto delle Crociate e l’amore tra Rinaldo e Almirena.
• Aria – Goffredo: “Sovra balze scoscese”
• Recitativo: Rinaldo e Almirena
Amore dichiarato. ( devo fare tagli)
• Duetto – Rinaldo & Almirena: “Scherzano sul tuo volto”
• Recitativo: Arrivo di Argante – Argante e Goffredo
• Aria – Argante: “Sibillar gli angui d’Aletto”
• Recitativo: Armida & Argante (tramano)
Introduzione alla magia e al rapimento di Almirena.
• Aria – Almirena: “Combatti da forte”
• Recitativo: Armida rapisce Almirena (con scena d’azione o gesto simbolico)
• Aria – Rinaldo: “Venti, turbini”
ATTO II
• Recitativo: Almirena prigioniera nella dimora di Armida
• Aria – Almirena: “Augelletti che cantate”
• Aria – Almirena: “Lascia ch’io pianga”
• Recitativo: Armida cerca di sedurre/confondere Rinaldo
• Aria – Armida: “Ah! crudel, il pianto mio” (alternabile con “Vo’ far guerra”)
• Recitativo: Armida e Argante (basso) si ritrovano
Aria – Mago: “Andate, o forti, a morire”
• Duetto – Armida & Argante: “Al trionfo del nostro furore”
• Recitativo: Goffredo guida la liberazione
ATTO III
• Recitativo: Rinaldo trova Almirena
• Aria – Rinaldo: “Or la tromba”
• Aria – Almirena: “Bel piacere”
• Finale – Ensemble o Coro: “La gloria, il trionfo”
L’Oratorio Giona, dedicato alla vicenda del profeta biblico, viene composto intorno al 1650 su commissione dell’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso di Roma; resta sconosciuto l’autore del testo, derivante per la maggior parte dalla Vulgata.
Il Signore ordina a Giona di andare a predicare a Ninive; il profeta vuole sottrarsi a questo compito e s’imbarca su una nave diretta a Tarsis. Si scatena una violenta tempesta e mentre rischiano di affondare Giona rivela ai marinai che è lui la causa dell’ira divina avendo disobbedito all’ordine del Signore. Gettato in mare, Giona viene inghiottito da un grande pesce, rimanendo nel suo ventre per tre giorni e tre notti durante i quali prega il Signore e implora la sua misericordia. Su comando divino il pesce vomita Giona sulla spiaggia, così può ottemperare alla sua missione.
Giacomo Carissimi traduce in musica di grande effetto questo episodio e raffigura la tempesta con particolare drammaticità affidandola ai due cori le cui voci si rincorrono vicendevolmente.
Al tempo delle Crociate, Goffredo di Buglione, a capo della spedizione cristiana in Terra santa contro i Saraceni, per ottenere l'aiuto del giovane Rinaldo, valoroso cavaliere Templare, gli promette in sposa la bella figlia Almirena, quando Gerusalemme verrà conquistata.
I Cristiani, capeggiati da Rinaldo, occupano la Palestina e assediano il suo re pagano, Argante, a Gerusalemme. La maga Armida, amante di Argante, riesce coi suoi sortilegi ad imprigionare nel suo castello incantato l'innocente Almirena e quindi ad attirare anche Rinaldo, del quale si invaghisce, tentando invano di sedurlo con l'inganno trasformandosi in Almirena.
La vicenda si complica quando a sua volta Argante si innamora di Almirena, che lo respinge sdegnata. Dopo innumerevoli difficoltà: Armida che tenta di uccidere Almirena (salvata poi da Rinaldo) che tenta di uccidere a sua volta Armida ma che viene a sua volta salvata dalle Furie, i due giovani finalmente vengono liberati da Goffredo. Rinaldo col suo esercito espugna Gerusalemme, cattura Argante e Armida, convertendoli al cristianesimo (nella seconda versione i due scenderanno su un carro all'inferno) e infine sposa Almirena.